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21 Novembre 2014

IL TESTO INTEGRALE DELLA PUNTATA

Care amiche, cari amici, ben ritrovati qui su Container Radio, si parte quest’oggi con una nuova trasmissione che vi terrà compagnia per le prossime settimane ogni lunedì alle 14 e in svariate repliche, poi ne parleremo ovviamente all’interno del nostro appuntamento.

Ben ritrovati da Andrea Collalto e ben trovato a Damiano Frasson. Ciao Damiano!

-Ciao, ciao Andrea, ciao a tutti gli ascoltatori di Container Radio

Oggi con te si parte con un nuovo ciclo di trasmissioni. Si intitola Formazione Amica e parleremo ovviamente di formazione, di motivazione, già abbiamo accennato anche all’interno dei nostri social un po’ l’argomento di oggi e vorrei che fossi proprio tu ad introdurre quello di cui parleremo in questa prima puntata Damiano.

-Si, oggi abbiamo pensato di partire con un concetto, con un aspetto molto importante per la vita delle persone, per la vita di ognuno di noi nella nostra quotidianità ed è l’Autostima.

Un argomento importante, perché molti di noi devo dire soffrono del problema contrario: non abbiamo molta stima di noi stessi.

-Si, in effetti diciamo che è un aspetto molto importante e rilevante della nostra vita proprio perché spesso ci rendiamo conto della sua importanza nel momento in cui percepiamo che viene a mancare questa quantità di autostima diciamo necessaria per ottenere i nostri risultati, per fare le cose che facciamo ogni giorni e ci sentiamo a volte un po’ demotivati, le cose non ci funzionano bene e quindi ci accorgiamo un po’ che avremo bisogno di avere maggior autostima nel momento in cui questa ci viene a mancare in effetti.

Effettivamente si ma… Damiano, che cos’è l’autostima in definitiva?

-Beh, l’autostima è un… possiamo spiegarlo in modo comprensibile in due modi: c’è un senso di autostima, che è legato ad un immagine interiore che un po’ noi abbiamo di noi stessi che spesso può collimare oppure meno con l’immagine che noi lasciamo percepire agli altri di noi, quindi è un po’ un idea interiore che abbiamo di noi stessi. L’altro aspetto, l’altro modo per comprendere e definire l’autostima è nella logica della competenza trasversale, quindi di una capacità che noi possiamo avere per l’appunto di percepire i nostri pensieri, le nostre emozioni, in un senso di autoapprovazione. Di conferma o di non conferma di quello che noi pensiamo su di noi e sulle questioni che ci riguardano diciamo.

E’ un po’ una cosa che nasce da noi stessi possiamo dire che poi ci serve per trovare carburante per ripartire, diciamo…

-Si, questa è una buona definizione. Diciamo che nasce da noi stessi, poi andiamo nella nostra socializzazione a confrontarla con il feedback che ci arriva dagli altri, perché noi possiamo avere un idea di noi e quindi quella che viene chiamata una “stabilità della struttura di se stessi”, della propria identità, di chi siamo, di cosa facciamo, della nostra vita e poi però possiamo riscontrare a volte che quello che noi trasmettiamo agli altri non è così positivo, non è così sentito in modo così positivo, ed ecco allora che riceviamo dei feedback dagli altri nel momento nel quale noi comunichiamo all’esterno le nostre situazioni, il nostro modo di vedere le cose, le nostre visioni delle situazioni che affrontiamo e a volte il feedback che ci ritorna non è così in linea con quella che è la nostra idea di fondo.

Molto spesso però abbiamo bisogno di conferme non solo da noi stessi ma anche da parte degli altri un po’ per ritrovare questa autostima…

-Si, certo, infatti quello che noi di solito facciamo lo facciamo anche per ricercare un senso di approvazione dagli altri, una valutazione positiva di noi, perché anzi, effettivamente quello che accade nella maggior parte dei casi, noi facciamo delle attività, abbiamo dei comportamenti, comunichiamo nei confronti degli altri, un po’ anche in un certo senso per verificare continuamente se siamo compresi, apprezzati, ascoltati e valutati in un modo positivo.

A me capita spesso poi… io sono uno tra le persone che per quanto riguarda l’autostima molto spesso ne è un po’ alla ricerca.. mi capita spesso come a tanti altri poi anche sicuramente tra chi ci ascolta in questo istante, di buttarsi giù e di aver veramente bisogno degli altri poi per ripartire… ma come si fa ad aumentare l’autostima, come si fa a riuscire a trovarla?

-Beh, diciamo che l’autostima è un aspetto che noi possiamo acquisire ed è corretto quello che tu dici rispetto al fatto che a volte ne abbiamo di più, a volte ne abbiamo di meno, quindi la sensazione, e per questo prima parlavamo di senso di autostima, la sensazione che noi abbiamo di averla o di non averla può anche essere in funzione delle situazioni, dei vari momenti della vita, delle a volte difficoltà che andiamo ad affrontare e quindi il fatto che sia messa alla prova ci dimostra anche l’importanza, come dicevi poco fa tu di saper aumentare o quanto meno mantenere quel livello di autostima che noi a volte percepiamo come adeguato e quindi ci sentiamo in una condizione ottimale. Senz’altro ci sono dei svariati modi diciamo per aumentare la nostra autostima, ad esempio se dovessimo stilare una specie di piccolo e breve vademecum, che non è chiaramente completo ma che ha degli imput che possono essere interessanti è tenersi aggiornati ad esempio sulle proprie questioni, sul lavoro, sulle attività che noi intraprendiamo, è un comportamento che ci aiuta a migliorare la propria autostima. Come ad esempio anche accettare i complimenti, accettare la gratificazione quando ci viene data perché facciamo qualcosa di buono… non è così scontato avere quella capacità di riconoscere di aver fatto qualcosa di positivo, gli altri ce lo evidenziano… noi sminuiamo un po’, diciamo ma no, non è vero, mah, cosa vuoi che sia… e invece effettivamente quando ci viene un feedback positivo dagli altri accettarlo con consapevolezza ci può aiutare molto in questo senso. Altro aspetto è chiarire i propri sentimenti, non lasciare nei rapporti interpersonali le cose un po’ casuali o non ben definite, senz’altro questo è un altro aspetto importante, stare, frequentare gruppi di persone che noi riteniamo siano positive per noi, che ci fanno stare bene evitando quindi quelle situazioni dove non ci sentiamo a nostro agio. Imparare ad esprimere la propria opinione è un altro aspetto per esempio che rinforza la nostra autostima.

Però qui mi viene in mente una cosa, e ce la stanno scrivendo anche i nostri ascoltatori. Autostima ok, però quando si è negli ambienti di lavoro magari c’è il capoufficio o chi sta sopra di te diciamo, che molto spesso non è che ti aiuti molto in autostima: in questi casi c’è un sistema, c’è un modo per riuscire un attimo a gratificarsi?

-Beh, diciamo che può capitare questo perché c’è una differenza nelle aspettative che qualcun altro ha nei nostri confronti di fare le cose in un determinato modo e quelle che abbiamo noi da noi stessi. Ecco, in questo caso direi che il chiarire la situazione con la persona che ci crea a nostro modo di vedere questo disagio, cercare di chiarirla per comprendere le motivazioni in modo direi più oggettivo. Cioè chiedere dei chiarimenti oggettivi, concreti su quale aspetti si fonda questa valutazione verso di noi non così positiva. L’errore che facciamo spesso è quello di rimanere su una sensazione emozionale e poi questa alimenta a sua volta un pregiudizio, un preconcetto e si rimane per così dire in una schermaglia legata all’emotività, mentre a volte, capita spesso anche in alcuni corsi di formazione che tengo che le persone anche di diverso ruolo nel lavoro poi messe di fronte ad un momento di chiarimento si spiegano meglio gli aspetti concreti effettivamente che possono anche essere riguardo un certo compito visti in modo diverso da due persone.

Bisogna trovare il coraggio quindi di chiarire con le altre persone…

-Si, il coraggio di chiarire è sempre un aspetto che ci da anche proprio, solo per il fatto di aver questa forma di coraggio nell’esprimersi, nel chiedere un chiarimento, ci aiuta nella nostra autostima. E poi va da se che non possiamo pretendere di avere sempre ragione. L’autostima non è la capacità di aver sempre ragione a tutti i costi, avere autostima non significa pensare di essere in grado di risolvere tutto, di non chiedere aiuto a nessuno o di essere migliori di altri… no, ma senz’altro di avere una logica di autovalorizzazione, di autovalutazione tendenzialmente positiva fondata ovviamente su alcune considerazioni concrete che noi possiamo avere della nostra vita.

Possiamo fare anche degli esercizi pratici magari, soprattutto per chi non ha molta stima di se stesso? Un qualcosa di pratico magari per riuscire a tirarla fuori?

-Provo a pensare un attimo cosa potrebbero fare i nostri ascoltatori per focalizzare un po’ come si fa in un contesto formativo dove poi le riflessioni sono anche più ampie e corroborate anche dal confronto diretto con gli altri, però diciamo che poco fa vi parlavo del fatto di avere anche una capacità di riconoscere gli aspetti positivi che noi abbiamo ottenuto nella nostra vita e allora vediamo… potrebbe essere utile, interessante fare un piccolo esercizio di una decina di minuti: potrebbe essere interessante stilare un elenco, pensando a se stessi e alla propria vita di situazioni, di fatti o di incontri di successi che noi riteniamo di aver avuto nella nostra vita. Senza distinguere troppo tra risultati piccoli o grandi, più significativi, ecco proprio immaginando un po’ di ripensare alla propria vita, anche non in senso cronologico e cercare di individuare almeno un dieci, quindici punti di situazioni positive nelle quali ovviamente noi essendo stati coinvolti riteniamo di esserci sentiti bene, di aver avuto dei buoni comportamenti, di aver avuto una buona relazione con gli altri, di essere riusciti a maturare un determinato risultato positivo. Questo potrebbe essere una prima parte proprio per invitarci ad uscire proprio da una logica generalista, perché spesso ci dimentichiamo anche delle cose buone che abbiamo fatto e invece spesso ricordarle è un buon esercizio per la nostra autostima. Poi con questi aspetti si può fare una qualche riflessione… su questi punti ed io mi auguro che i nostri ascoltatori abbiano anche dei punti in più, perché spesso scopro anche quando tengo i corsi che le persone in partenza hanno anche un po’ di difficoltà, poi focalizzando, pensandoci bene trovano molti maggiori motivi di quelli che credevano, aver avuto dei comportamenti positivi, aver vissuto delle situazioni positive. Ecco, e dopo si potrebbe pensare a se stessi in quel momento, nel quale si sta facendo questa lista e darsi anche un autovalutazione: autovalutarsi da 0 a 10 in quel momento come ci si sente rispetto alle situazioni che abbiamo elencato, e poi questo ci aiuta a riflettere e a pensare: quindi se io in questo momento mi do un ponteggio basso rispetto a quello che viene espresso, oppure anche più alto. E allora: questa autovalutazione che io mi do, quanto dipende da me e dalle percezioni che ho io, di me stesso in questo momento della mia vita? Oppure quanto incidono apprezzamenti, valutazioni o feedback che mi arrivano dagli altri? Ecco, queste per esempio possono essere due focalizzazioni che ci aiutano ad essere un po’ più concreti, un po’ più oggettivi, seppur parliamo di nostre sensazioni, di nostri pensieri, di nostre descrizioni rispetto alla nostra autostima.

Che poi è importante perché se uno ha stima di se stesso poi anche riesce ad interagire meglio anche con gli altri e si sente meglio anche con le altre persone alla fine…

-Si, si sente meglio anche per il fatto che non sente così minato, così contrariato nel momento in cui giustamente anche gli altri possono avere punti di vista diversi o vedere le cose che noi vediamo in un modo, completamente all’opposto. Ecco, quindi in questo senso se c’è una fermezza potremo dire, una forma di stabilità, di coesione della nostra idea che abbiamo di noi stessi che viene confrontata in modo diciamo un po’ più tranquillo con il punto di vista degli altri, con quello che pensano gli altri, con le idee che hanno di noi, ecco…

CANZONE – LAURA PAUSINI – LA GEOGRAFIA DEL MIO CAMMINO

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