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28 Novembre 2014

 IL TESTO INTEGRALE DELLA SECONDA PUNTATA

Care amiche, cari amici, ben ritrovati qui su Container Radio per una nuova puntata, per la seconda puntata di Formazione Amica.

Ben ritrovati da Andrea Collalto, e naturalmente ben collegato con noi a Damiano Frasson! Ciao Damiano!

Ciao Andrea, buon giorno e buon pomeriggio a tutti gli amici di Container Radio.

Si ritorna con la seconda puntata di Formazione Amica e ringraziamo immediatamente tutti gli amici, tutte le amiche che ci hanno seguito durante la prima puntata. Devo dire che ha suscitato già immediatamente un sacco di interesse e anche delle belle domande per vari argomenti che andremo ad affrontare nelle prossime puntate. Anche perché quando si parla di motivazione, quando si parla di formazione, la cosa interessa veramente tutti noi. Ringraziamo la Gruemp di Padova, la società del nostro Damiano Frasson, perché è partita veramente una bella collaborazione con Container Radio devo dire. Damiano: l’argomento di questa settimana… ritorniamo con un bell’argomento di quelli tosti devo dire e in questo caso si parla di Motivazione.

si, oggi abbiamo pensato di affrontare questo tema che è molto ampio e che credo poi troverà qualche ulteriore specificità anche nelle prossime puntate, nei prossimi incontri. Oggi volevamo affrontare proprio la Motivazione. Motivazione che deriva dal Latino “Motus” e quindi movimento. Ci da l’idea proprio di qualcosa che ci mette in moto nei confronti di qualche situazione o qualche persona che noi riteniamo ci incentivi, ci motivi appunto nell’agire.

A volte non riusciamo a trovare la motivazione per quello che stiamo per fare, però basta una parola di una persona a cui teniamo in modo particolare… si riparte e trovi la forza per spostare una montagna…

Si, senz’altro anche questo è un aspetto che noi viviamo nella nostra quotidianità, a volte ci sentiamo non sufficientemente motivati, ma basta poco per accendere quella miccia positiva che ci rimette in moto. D’altra parte la capacità però anche di automotivarsi è una delle competenze più importanti tra le competenze trasversali, è una delle più decisive direi per la nostra vita, per il nostro benessere.

A me sembra Damiano però che questa cosa, molto spesso viene a mancare anche a noi, ma anche a tanti giovani che sento anche con varie interviste, con vari collegamenti anche con la radio, devo dire che soprattutto anche tanti giovani non sono molto motivati… insomma non vedono proprio bene, proprio non riescono a focalizzare bene il proprio futuro e quindi non si sentono motivati. E qui per far nascere una motivazione interna, per farci ripartire, come si potrebbe reagire?

Beh, diciamo che senz’altro questo è un momento un po’ complesso per tutti e i giovani pagano forse il prezzo un po’ più alto, perché hanno magari non esperienza e dal tuo osservatorio, che senz’altro è un osservatorio privilegiato noti tutto questo, ma lo noto anch’io nei nostri servizi di formazione, di consulenza che diamo, comunque i ragazzi hanno questa difficoltà; un po’ anche perché perdono la fiducia nei confronti delle condizioni generali in cui sono coinvolti nella quotidianità. Hanno difficoltà nel focalizzare degli obiettivi, oppure riprendono, anche questo è un piccolo errore in cui si rincorre per quanto riguarda la motivazione, di doversi sempre mettere un obbiettivo molto grande e lontano nel tempo, mentre in realtà è molto utile sapersi mettere qualche piccolo obiettivo quotidiano, anche a breve termine che riguardi nel caso dei giovani magari lo studio, piuttosto che anche una situazione nell’ambito dello sport, del loro tempo libero, proprio per cercare di mantenere un attività rispetto alla propria motivazione, legata a qualcosa di concreto che si può verificare anche a breve termine, questo è un aspetto che magari può essere d’aiuto.

Diciamo che magari anche psicologicamente questa cosa aiuta, procedere passo dopo passo.

Senz’altro si, in ambito psicologico la motivazione ad agire per molti aspetti viene anche caratterizzata con quello che viene chiamato il “luogo del controllo”, cioè luogo del controllo interno, oppure luogo del controllo esterno. In modo adesso abbastanza semplificato lo potremo spiegare così: una persona prova delle motivazioni dentro di se e vede di avere le risorse, le capacità, le potenzialità per muoversi, per agire, per ottenere dei determinati risultati che magari è prefissata autonomamente o che ha condiviso con altri, quindi in questo caso si parla di luogo del controllo interno, oppure è una persona che tendenzialmente attende un po’ che gli eventi accadano, aspetta lo stimolo sempre dagli altri, o in un certo senso demanda a qualcosa fuori delle proprie possibilità di controllo di gestione questa motivazione, e allora si parla di luogo del controllo esterno.

Molto spesso però quando viene a mancare quell’automotivazione che serve a fari ripartire, è forse anche un po’ per mancanza di fiducia in noi stessi, che ne dici Damiano?

Si, questa senz’altro, abbiamo parlato del discorso dell’autostima e questo è un aspetto che diventa centrale per quanto riguarda la nostra motivazione; possono essere svariati i motivi per cui noi ci troviamo in difficoltà a sentirci più motivati rispetto alle nostre esigenze e uno è senz’altro la mancanza di fiducia, la mancanza di autostima, ci dimentichiamo un po’ dei nostri bisogni, che invece sono molto importanti, lasciamo un po’ scorrere la nostra vita sulle solite abitudini ecco, magari non cerchiamo di trovare qualche novità, qualche piccolo cambiamento, riteniamo che in un certo senso gli altri siano migliori di noi… potremo dire che ci autolimitiamo, ecco, di fronte alle situazioni.

Quindi anche li bisognerebbe ogni tanto cambiare punto di vista e fare un po’ un analisi di quello che sta succedendo nella nostra vita…

Si, questo è senz’altro utile, cambiare punto di vista. Cambiamento e motivazione sono aspetti molto collegati e potremo dire che in un certo senso, per fare anche una forma di autovalutazione, per vedere come procediamo potremo considerare che ci sono degli aspetti che ci motivano più di tipo potremo dire… verticale, più legati agli obiettivi come abbiamo già detto, alla condizione anche nostra fisica, alla nostra grinta, al nostro coraggio di affrontare le cose, la nostra determinazione e poi ci sono però anche degli aspetti che devono essere riflettuti, progettati, strutturati con un piano d’azione e questi sono aspetti che potremo definire più del tipo orizzontale, più calmi ma senz’altro anche questi sono aspetti decisivi direi per avere maggior motivazione.

Assolutamente, perché poi ricordiamo che il futuro ce lo costruiamo noi stessi giorno dopo giorno alla fine…

Si, è un procedere passo passo che crea e sviluppa quelle energie che noi poi sentiamo di padroneggiare per affrontare magari anche delle condizioni di difficoltà, ecco

Una cosa che è piaciuta molto anche ai nostri ascoltatori la scorsa settimana con la prima puntata, sono gli esercizi pratici. Ecco, qui ti chiedo praticamente un po’ come fare per sentirsi motivati: ci sono degli esercizi che magari possiamo svolgere all’interno della nostra giornata per trovare quella motivazione che ci manca?

Si, ho riscontrato anch’io che è piaciuta molto l’idea del dare qualche spunto pratico concreto che poi per i brevi tempi che abbiamo non è mai facile, però devo dire che anche per quanto riguarda la motivazione ci ho pensato un attimo e potremo proporre un esercizio concreto da poter fare che magari può essere utile sia per l’ambito personale o famigliare, per quello lavorativo e anche per quello così più sociale del tempo libero. Potremo dare ai nostri amici questa indicazione: di prendersi dieci minuti di tempo: un foglio di carta bianco, un A4, dividerlo in tre parti uguali in modo orizzontale e dedicare ad ogni spazio un ambito della nostra vita: in alto quello della nostra vita personale e famigliare, al centro quello lavorativo/professionale, in basso quello del tempo libero, hobby, amicizie, la vita sociale in genere. E poi in tutti e tre questi spazi potremo scriverci una domanda più o meno diq uesto tipo: Quali sono gli aspetti o gli obiettivi, i valori, che mi motivano, che riconosco siano motivanti per me, in questo momento della mia vita? E in ognuno di questi spazi andiamo a fare un breve elenco e già questo ci aiuta a comprendere come siano diversi poi gli stimoli che noi riceviamo, che riteniamo siano utili per motivarci, cambiando di ambito e qundi anche di condizione. E questa è una prima parte dell’esercitazione che si fa abbastanza velocemente in qualche minuto. Poi, volendo essere completi, si può girare il foglio e risuddividere in altri tre spazi con la stessa logica che abbiamo appena spiegato e in questi tre spazi scriverci una domanda più o meno di questo genere: Quali sono gli ostacoli e le difficoltà che ritengo in questo momento riducano la mia motivazione? In questo momento e quindi in questo ambito della mia vita… E anche qui facciamo un piccolo elenco. Ecco che, Andrea, ci troveremo con sei spazi al termine dei dieci minuti, che ci avranno dato una forma proprio di autovalutazione più concreta su ciò che ci motiva, cio che ci ostacola o che riduce in un certo senso la nostra motivazione. E spesso fare anche questo semplice esercizio però rimette in moto idee, ci ristimola alcuni pensieri che riguardano la nostra motivazione e ci da anche spunto per qualche nuova azione.

Potrebbe essere veramente interessante perché poi quando ci troviamo di fronte proprio al nero su bianco e possiamo valutarci da noi stessi.. già li si comincia un po’ a pensare, a vedere che direzioni si possono prendere, ci si può muovere anche per migliorare quella che è la motivazione che andiamo cercando in noi stessi.

Esattamente, proprio l’esercizio di mettere nero su bianco ci aiuta anche a dare una forma di concretezza, un po’ le difficoltà che abbiamo… occupandomi di formazione, di apprendimento, lo vedo spesso, le persone hanno anche delle idee valide, delle idee buone, hanno anche qualche orientamento… più concreto a volte di quello che credono e però c’è bisogno che trovino quello spazio per fermarsi un attimo, per metterete per l’appunto nero su bianco le cose, per cercare di confrontarsi e poi ovviamente di darsi anche degli stimoli un po’ da soli, in altri casi c’è bisogno di un aiuto ovviamente per carità, però questo ci può essere molto utile.

Io so che c’è una canzone che adesso ci andremo ad ascoltare che parla proprio di prendere la direzione giusta, la presenti tu? So che è un pezzo di Nek

Si, è una canzone di Nek che si intitola “Un’altra direzione” e ho scelto questo brano perché la motivazione, come abbiamo detto anche prima, è qualcosa che a volte scatta anche in modo abbastanza repentino, un po’ come una molla con una certa immediatezza e ci stimola un po’ a cambiare punto di vista come abbiamo detto, a cambiare idea sulle cose, cercare magari a volte di fare qualche piccolo ma significativo cambiamento che ci ridia un tono, che ci ridia una forma di credibilità e motivazione.

 NEK – Un’altra direzione

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