Noi non parliamo soltanto agli altri ma anche a noi stessi, dimentichiamo troppo spesso che le prime due orecchie che sentono quello che diciamo sono le nostre. Anche quando non esprimiamo verbalmente alcuna parola, il nostro pensiero forma nel nostro cervello le parole che pensiamo o immagini simboliche corrispondenti quindi, siamo sempre in comunicazione almeno con noi stessi.
Le parole che utilizziamo e le immagini che pensiamo, contribuiscono a modificare la percezione che noi abbiamo dei fatti che ci accadono, delle sensazioni che proviamo, delle emozioni che ci coinvolgono. Non soltanto le parole incidono su questo aspetto, ma le parole e il parlarsi a sé stessi sono il focus di questo articolo.
Facciamo una prova immaginiamo, appunto, che stiamo assistendo alla Televisione, ad una notizia di una tragedia familiare accaduta in un paese vicino al nostro, e noi mentre la Tv commenta la notizia pensiamo o bisbigliamo dicendoci così:
Questo circolo vizioso quando è innescato può farci fare anche un pericoloso corto circuito dagli effetti imprevedibili, perché ce lo siamo innescati da soli?
Pensi che stiamo semplificando troppo? Non è così, questo è un semplice esempio di come si creino “inutilmente” effetti negativi sul nostro sistema psicofisico, attraverso un uso scorretto delle parole e della nostra comunicazione interpersonale e intrapersonale.
Di fronte allo stesso evento/notizia cosa avremmo potuto dire o dirci più correttamente?
I pensieri che noi facciamo sulle nostre percezioni e le parole che utilizziamo per descriverci o comunicare la nostra realtà, sempre più caotica e complessa, determinano le nostre emozioni e quindi poi le nostre condizioni psicofisiche e comportamentali. Ascoltarsi bene è dunque necessario e utile, a patto che poi ci si impegni anche a parlarsi costruttivamente e positivamente, mettendoci in condizione di agire per il meglio. Per allenare queste capacità contatta GRUEMP e il tuo life coach di fiducia.
Dott. Damiano Frasson
Formatore – Consulente – Coach di GRUEMP
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