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17 Luglio 2018

Molti aspirano al Benessere, allo stare bene e al Successo, troppi però si danno obbiettivi di miglioramento poco concreti o poco ambiziosi, la maggioranza non si dà alcun obbiettivo di crescita e sviluppo personale o peggio segue parametri di successo fuori dalla propria realtà e potenzialità. Troppe persone perseguono ancora un “successo” legato prevalentemente al rilievo sociale da ottenere tramite il prestigio economico o il numero di Fan sui social, oppure ad un tenore di vita da VIP, vivendo tra sfarzi lussi e sprechi di ogni tipo.

Questo stereotipo fortemente condizionante non è più sostenibile, utile, adatto, conveniente, adeguato. Il vero Successo personale del futuro si misurerà sempre di più in termini di Felicità. Di che cosa sarà fatta questa tanto auspicata e a volte persino irraggiungibile Felicità? Sarà in funzione della qualità del capitale umano, qualità della propria formazione, qualità delle relazioni umane, qualità di conoscenze e competenze, qualità dello stile di vita, qualità del lavoro. Il successo personale dovrà confrontarsi con parametri che fino a poco tempo fa sembravano sconosciuti come: equilibrio, coerenza, ecologia, sostenibilità, durata. Questi e altri parametri diventano quindi molto più “soggettivi” e “intimi” e concorrono a ridefinire un concetto di Ben-Essere personalizzato e personalizzabile in termini di Efficacia ed Efficienza, ecco la Felicità si trova nell’equilibrio tra questi due criteri. Questo non significa affatto che questi nuovi indicatori non siano misurabili e quindi perfettamente valutabili, al contrario; semmai manca l’abitudine a tenerne conto e la volontà di attribuire dei valori specifici.

Porsi in questa ottica non significa non avere obbiettivi di sviluppo personale o economico, tutt’altro! Diventano però diverse le strade da percorrere, sono più flessibili i parametri di confronto e verifica, sono diversi i Focus di sviluppo che si orientano su: una nuova consapevolezza, sulla conoscenza di se stessi – degli altri – del mondo, sul grado di coerenza, sulle soft skills, sulla crescita e miglioramento della persona a tutto tondo, sulla formazione a 360, su capitale umano che determina poi quello sociale.

Nel prossimo immediato futuro anche le nazioni dovranno confrontarsi con il calcolo del FIL (Felicità Interna Lorda) come alcune hanno già iniziato a fare. L’esempio del Bhutan che occupa il 160° posto nella classifica mondiale del PIL, che misura la ricchezza economica, è significativo. I suoi abitanti sono molto felici nonostante il basso PIL, tanto che il benessere viene calcolato attraverso un indicatore chiamato “felicità interna lorda”. Saper integrare PIL con il FIL sarà una sfida epocale da vincere in famiglia, in azienda, nei territori, nelle aziende, nelle nazioni, nel mondo. Moltissimi segnali vanno in questa direzione anche se a volte non sembra e queste informazioni non occupano troppo spazio nei media tradizionali asserviti ancora al potere Politico e Finanziario, ma le cose cambiano in fretta.

Oggi l’obbiettivo primario che ognuno dovrebbe perseguire è riflettere, pianificare e perseguire un proprio personale e soggettivo grado di soddisfazione e intimo successo negoziandolo continuamente con quello degli altri senza sopraffazioni e privilegi.

Cosa serve per imparare a farlo?

  • Serve superare un approccio egocentrato, narcisista, individualista
  • Serve sviluppare comportamenti più altruisti, integrati e collaborativi,
  • Serve sviluppare una mentalità sistemica
  • Serve integrare conoscenze, esperienze e competenze
  • Serve coniugare le esigenze e ambizioni personali con quelle professionali
  • Serve gestire e ottimizzare tempi e risorse
  • Serve ridurre gli sprechi
  • Serve puntare sul proprio capitale umano
  • Serve imparare ad utilizzare le possibilità di un mondo in cambiamento,
  • Serve cogliere ciò che riteniamo più incline ai nostri valori,
  • Serve sviluppare le nostre potenzialità, i nostri sogni,
  • Serve sviluppare molta auto motivazione e autonomia
  • Serve acquisire una mentalità interdipendente e costruttiva tipica della “Squadra”
  • Serve imparare ad essere prima di tutto leader di se stessi, prima ancora che di altri.

Scritto da
Damiano Frasson
(Formatore e Coach)

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